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Storia

A.C.S.D. SALUZZO 1901 ha 112 Anni di storia

GLI ALBORI

BurgoPer risalire agli albori del calcio a Saluzzo occorre andare a ritroso nel tempo fino al 15 settembre 1901, data in cui fu fondata dal torinese Eugenio Mortarini l´Unione Ginnico Sportiva “Jolanda Margherita”, associazione intitolata alla figlia dell´allora re d´Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, nata il 1° giugno di quell´anno. Una storia, quindi, iniziata in modo del tutto simile a quella di molte prestigiose società calcistiche, che nacquero come società polisportive, o comunque collegate ad altre attività quali l´atletica leggera, il polo, il cricket e, per l´appunto, la ginnastica. Un calcio ancora pioneristico, quello dell´inizio dello scorso secolo, ma già a quei tempi i rappresentanti della capitale marchionale brillavano per carattere vincente e spirito battagliero, tanto da conquistare nel 1902 il primo Campionato provinciale cuneese, un successo poi bissato nel 1911, anno da ricordare anche per una delle primissime gare internazionali contro una blasonata formazione elvetica. 1911Dopo alcuni cambi di denominazione e la fusione con la Società sportiva “La Saluzzo” nel 1912 (con l´adozione degli storici colori granata), prese forma il club calcistico che nel 1926 partecipò per la prima volta ai campionati federali con il nome di Fbc Ginnico. Nei tornei di Terza e Seconda divisione, sotto la guida dell´allenatore Maffiotti, il portiere Nano e l´attaccante Viano furono i primi giocatori a fare breccia nel cuore e nella memoria dei tifosi saluzzesi, al pari degli ex juventini Audisio e Grabbi.

 

L´AC SALUZZO

1941 42La grande crisi economica che colpì l´Europa industrializzata negli anni ´30 contribuì ad affievolire l´interesse per il calcio, una passione che però rinacque ancor più vigorosa nel 1937, l´anno della costituzione dell´Ac Saluzzo, punto di riferimento per i giovani che da lì a poco avrebbero dovuto affrontare i dolori e gli orrori del secondo conflitto mondiale. Piccola luce di speranza a emergere tra le brutture della guerra, nel 1944 la squadra del marchesato vinse trionfalmente il campionato provinciale schierando una formazione composta da ragazzi di Saluzzo. Il primo dopoguerra coincise con uno dei periodi più floridi per l´Ac Saluzzo, capace di raggiungere, dopo tre anni di serie C (dal 1945 al 1948), la IV serie nazionale superando l´Ivrea a coronamento di un lungo testa a testa nella stagione ‘52/´53 risoltosi solamente nello spareggio disputato nel mitico Stadio Filadelfia a Torino. Tra il 1955 e il 1966 la società saluzzese ripiombò nell´anonimato, annaspando nelle infime acque dei campionati di Terza e Seconda categoria e rischiando addirittura di scomparire.

 

DA DAMILANO A ZAINO

Zaino
La lenta riscossa del calcio a Saluzzo è legata a doppio nodo ai nomi di Sandro Damilano, fratello maggiore dei celeberrimi gemelli d´oro della marcia italiana, e di Giampiero Boretto: con il primo in panchina e il secondo a dirigere la società, la squadra granata conquista nella stagione 1994/1995 la promozione al Campionato Nazionale Dilettanti. L´avventura nel massimo campionato dilettantistico nazionale dura una sola stagione, nobilitata dal pareggio per 1-1 ottenuto in trasferta sul campo del Pisa: una retrocessione, l´unica della lunga era Damilano, comunque amara, perché evitabile. Trascinati dalla bandiera Gigi Barale, sulla breccia dal 1986, i granata sfiorano il successo nella stagione 2000/01 quando, con un´eccezionale rimonta, chiudono in seconda posizione a ridosso del Trino, fallendo però lo spareggio promozione con la Cossatese. Il ritorno in Serie D è solo rimandato: nella stagione 2004/2005, infatti, l´undici granata, guidato in panchina dal bargese Vittorio Zaino e con Piero Calandri presidente, vince il girone B di Eccellenza piemontese con 53 punti. Nell´ultima giornata il Chisola, secondo a un punto dalla vetta, perde in casa contro il Lucento, mentre il Saluzzo vìola per 3-2 il campo dell´ormai retrocesso Aosta Charvensod e può festeggiare la promozione, oltre a potersi fregiare del titolo regionale di Eccellenza vinto al San Cassiano di Alba per 3-1 contro l´Alessandria grazie alla rete di Alessandro Lerda e a una doppietta di Emanuele Balsamo.

LA SERIE D

Le tre stagioni in Serie D sono difficili. Nel 2005/2006, dopo un girone di andata disastroso (11 punti in 17 gare), l´avvento in panchina di Franco Lerda, ora alla guida del Crotone in Serie B, lancia il Saluzzo verso la salvezza: 23 punti nel girone di ritorno e categoria mantenuta attraverso il doppio confronto nei play-out contro il Trino (vittoria esterna per 3-2 e pareggio casalingo per 1-1). La stagione successiva vede grandi cambiamenti in casa granata: l´addio di Calandri, la presidenza affidata a Gigi Barale e la panchina a Michele Del Vecchio. Non è un´annata fortunata, ma la salvezza arriva comunque, seppure a tavolino, grazie al ripescaggio ottenuto dopo aver perso la sfida dei play-out contro il Sestri Levante (vittoria in casa per 2-1, sconfitta in terra ligure con identico punteggio, ma Saluzzo penalizzato dalla peggiore posizione in classifica). La stagione 2007/2008 è l´ultima disputata in Serie D dai marchionali: al timone della prima squadra si danno il cambio Scola, Maffettone, Barbato e, nelle ultime due giornate, l´allenatore della Juniores Paolo Ghio, ma questa volta non c´è rimedio alla retrocessione, nonostante l´ultima inutile vittoria di misura in casa contro la Lavagnese (rete del giovane Manuele Brino).

IL RITORNO IN ECCELLENZA

La stagione 2008/2009 vede i granata al via del girone B di Eccellenza piemontese. Il girone di andata è un calvario, tanto che alla quattordicesima giornata i punti all´attivo sono solo 4, frutto di altrettanti pareggi, e alle spalle dei granata c´è solo il Carmagnola. La svolta giunge questa volta con l´arrivo di Antonio Caridi nelle vesti di giocatore-allenatore, secondo cambio in panchina dopo la staffetta alla quarta giornata tra Damilano e Dogliani: grazie a un oculato mercato di riparazione (il portiere Nebiolo dall´Ivrea, Scoglio dal Don Bosco Nichelino, Masante dal Cambiano, Simonetti dal Carmagnola, Muctar dal Busca, Marchetti dal Cuneo e il giovane Demaria rientrato dall´Albese), la squadra cambia pelle e all´ultimo turno di andata arriva il primo successo in campionato, un secco 3-0 casalingo al Pinerolo firmato da una doppietta di Usai e da un gol di Simonetti. Alla fine del campionato i punti saranno 30, ottenuti grazie a un ritmo-promozione nel girone di ritorno, non sufficiente però a raggiungere la salvezza diretta. C´è ancora un ultimo ostacolo, infatti, tra l´undici di Caridi e la permanenza nella categoria, vale a dire la doppia sfida con il Chisola di Binandeh nei play-out. Il Saluzzo vince per due a zero in trasferta grazie a una doppietta di Usai, mentre al “Damiano” al ritorno il pareggio per due a due (a segno Simonetti e Usai, protagonisti a suon di gol di un gran finale di stagione) consente ai padroni di casa di festeggiare la salvezza.

Nell´estate 2011, con l´addio del tecnico Fabio Nisticò (passato all´Airaschese) e del ds Paolino Ruggiero (ultimamente chiamato a sollevare le sorti del Settimo nel girone A di Eccellenza nelle vesti di dg), si è scelta una soluzione interna per completare l´organigramma della società presieduta da Giampiero Boretto. Per costruire la squadra chiamata ad affrontare il suo quarto anno in Eccellenza è stato scelto Silvio Degiovanni, sanguigno e competente dirigente in precedenza alle prese con la direzione del settore giovanile granata. Primo tassello del Saluzzo 2011/2012 il tecnico Antonio Gambino, cavallo di ritorno in terra marchionale, nonché avversario dell´Olmo alla guida dell´Orbassano Gabetto nella lunga corsa alla vittoria del girone C dello scorso campionato di Promozione. Salutati il bomber Alessio Ballario (alla Pro Dronero con il difensore Madrigrano e il portiere Rosano), Maurizio Orilio (all´Airaschese con Nisticò), Magnaldi, Noia, Vailatti, Ciniglio, Sullo, Volante, Carbone, Boccardi, Miserino, Fulgaro, Rostagno, De Lise e Fassari, sono arrivati l´estremo difensore Michele Basano dal Canelli e il suo collega di ruolo Benali dalla Bene Narzole, il centrocampista Luca Carrera e il bomber italoargentino Caserio dallo Sciolze, i giovani ´94 De Angelis (dal Cuneo), Fioravanti (dal Chisola) e Gocevski (dal Rapid Torino), mentre per coprire il ruolo riservato ai ´93 da Cuneo ecco il talentuoso centrocampista borgarino Andrea Giraudo e il difensore Andrea Migliore, omonimo del centrocampista ´92 già da un paio d´anni nella rosa dalla prima squadra granata. Confermati i difensori Marchetti, Paschetta, Bessone, Demaria e i fratelli Mattia (´92) e Luca Tortone, i centrocampisti Fofana e Marzanati e gli attaccanti Villani ed Egnakou, per completare la rosa sono stati aggregati i promettenti ´95 Sandri (attualmente alle prese con un infortunio al ginocchio), Morero, Federico Isaia, Fraccon e Serino. Cammin facendo Luca Carrera (in Promozione al Volpiano, via Bsr Grugliasco) e Paul Egnakou (al Busca) hanno lasciato Saluzzo, sostituiti dagli esperti Andrea Amato, centrocampista classe ´86 ex Valle d´Aosta, e l´attaccante Franco Piscitelli, classe ´84, ex Novese e Berretti del Torino. Infortunatosi Villani, Gambino ha poi dato spazio al ´95 Stefano Morero, messosi in luce a suon di gol in quest´ultimo scorcio di campionato.

La stagione 2013/2014 vede il rinnovamento dello staff tecnico: alla guida dei granata viene chiamato Ettore Cellerino, proveniente dall´Airascacumianese.